Ultime poesie inserite |
Le poesie più lette |
Ma so'L'alba sorge tra i sedili di un vecchio autobus. facce multicolori assonnate alitano nell'aria mattutina acri odori della miseria straniera tra i sacchi di povere cose pieni di un destino infame. Nel silenzio mi vergogno del mio benessere, ma so' che fra questi sedili c'è un altro odore, è il profumo del riscatto e della dignità |
Quando si incontra un angelo
Quando si incontra un angelo tutto cambia. Ritornano le emozioni, lo sguardo si illumina, le mani tremano e la bocca attende l’arrivo di un magico bacio che alimenta il cuore. Quando si incontra un angelo, la felicità si fa primavera e in un attimo, sbocciano i fiori più belli, i mari si vestono d’argento e l’orizzonte si dipinge di mille colori dentro una cornice di cielo e monti incantati. Quando si conquista un angelo ogni passo, ogni strada, ogni mèta, non ci farà più paura tu ed io fieri con le spalle protette. sospiri e miele
Lo sguardo si perdeva lungo il fiume mentre il nuovo giorno dava senso alla vita. Il freddo mattutino si sentiva nelle mani ma i baci davano sollievo all’aria che sapeva di miele e sospiri. Nessun desiderio era più importante dell’eros di quel momento. Eravamo re e regina soli nel castello dell’amore e in questo fantastico incantesimo la passione esplose in una lotta di sensi. Le braccia di lei protese verso il piacere, e il suo corpo che vibrava sui mio donandomi emozioni inenarrabili. Sospiri e miele di un amazzone che cavalcava la tempesta dei sensi. Sospiri e miele di un corpo di alabastro che danzava su di me fino allo stremo, e poi, come animale ferito cercò ristoro fra le mie braccia . Sentivo cuore e seni che ansimano Sentivo le sue gambe che si intrecciavano come edera intorno a me e la sua bocca verso la mia desiderosa di respirare nuova linfa per poi tornare a danzare l’incredibile inno dell’amore . |
Budapest
Eravamo io e te i più grandi sopra le nuvole mentre il mondo rimpiccioliva dentro un oblò. Volevamo tenerezza e complicità tra i respiri e sogni. Le mani si stringevano forti come arpioni mentre il canto delle eliche copriva le nostre voci Tutto era magico irreale sopra un mare di cotone che ci cullava nell’ azzurro. Lo stridìo delle gomme ci svegliò consegnandoci su una terra straniera desiderosa di farsi conoscere con le sue meraviglie, con i suoi castelli, i musei,
le terme, le strade, il fiume Danubio e l’allegria di visi cordiali. E noi portatori di pace e poesia avidi di conoscenza e di cultura eravamo gli ambasciatori, ospiti di una terra ferita che ha saputo ribellarsi alla guerra con dignità. Otto giorni dopo si sentì il richiamo di casa le sirene dell’eliche ripresero a cantare dentro un avvolgente orizzonte riconsegnandoci felici alla nostra amata terra.
...e il vento non fa più paura
Diciotto anni. Il primo traguardo, i primi desideri. il primo bacio e poi voglia di catturare i sogni. Ogni giorno sarà mattone di una torre che crescerà con te, e lì che porterai le tue passioni, il tuo destino e le tue speranze. In quella torre non costruire porte per chiuderti, ma, lascia spazio alle finestre dalle quali potrai vedere orizzonti da raggiungere, mari da attraversare e cime da conquistare. Diciotto anni è solo un piano di tanti che solo tu potrai elevare Ci saranno venti contrari ci saranno difficoltà. Ma quale successo è privo di sacrificio? Quale coppa è stretta da una mano senza sudore? Ogni rampa sarà la tua forza e all’ultimo piano di una torre ben costruita il vento non fa più paura.
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