Le poesie più lette
Venticinque anni fa
Mano nella manocome venticinque anni fa
Il vecchio organo felice suona rispolverando le emozioni nel vecchio convento Le vetrate sacre lasciano passare le mille luci del cielo stellato donando allo sguardo dei sposi riflessi perlacei Stessa atmosfera di un tempo stesso prete don Alberto testimone della spiritualità della vostra unione Stessi amici emozionati Non sembra cambiato nulla… Eppure qualcosa è cambiato son cambiati i vostri capelli colorati dall’argento della saggezza. Sono cambiati i vostri visi con qualche ruga che mostra il segno delle difficoltà che avete vissuto E le vostre mani , robuste e ancora più forti …e un’ altra cosa cari sposi è cambiata guardate…guardate dietro di voi i vostri figli che nel silenzio vi osservano coscienti di essere rami di una grande quercia nati dal seme di due nobili anime che elevandosi è riuscita a conquistare i colori dell’orizzonte La serata è magica, la Luna padrona degli innamorati maestosa attende tra le stelle L’inno di un Angelo azzurro messaggero divino della vostra vita.
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la ricetta dell'amoreMetti dieci dita sui tasti di un vecchio pianoforte, aggiungi una musica coinvolgente la voce di un guitto che racconta sentimenti e una camicia bianca che come un raggio di luce illumina un’anima innamorata. Come contorno tanti amici complici che fanno bollire l’emozione con gli applausi A fine cottura presentare il tutto in un vecchio teatro della Roma antica. Lasciarsi raffreddare dalle bollicine dello spumante che fuggono verso il cielo a raccontare alle stelle una bella serata romantica A seguire il caffè amaro della vita addolcito dai baci zuccherati della felicità. Il cuore e il cervello ringraziano hanno appena assaporato la ricetta dell’amore Roma 12 settembre 2002 Il re in doppiopettoUna porta aperta nella paura una giacca per terra e in un secondo la notte diventa più nera Un amico si nasconde nel buio vinto e consumato dal sentimento L’aria è acida d’alcool e l’atmosfera è compagna di ghiaccio Urlo ..urlo in attesa di una voce che flebile arriva Accendo la luce e... mi crolla un mito Stento a credere che questo sia il mio amico immerso nella vergogna e la bella barba impastata di sputo. Trasandato nei vestiti che offendevano le due lauree appese al muro se ne stava rintanato all’angolo come un animale ferito. Il mio amico...”il re del doppiopetto” che ha affascinato le aule del diritto era ridotto ad uno straccio di uomo indifeso e sconfitto da un amore finito. Solo l’orgoglio riscatta l’uomo. quando l’amore macera l’anima L’amore vero è un’altra cosa è passione, esaltazione, gioia e felicità dell’uno per l’altro e non opportunismo mercenario e il re in doppiopetto di questo è vittima. Resto e rifletto che forse per un momento il vero amore rimane nella mia mano mentre lo aiuto a rialzarsi ma questo solo domani lo capirà!! |
poesia di Betta
Annotando nel quaderno delle emozioni ogni fremito del cuore…
Brividi e lacrime, come reazioni contrastanti del mio io, Respiravano in me per l’impossibilità di averti, nonostante il desiderio. In quella sera in cui tutto accadde aldilà di ogni previsione, Esplosi in un fremito di vita sotto le tue mani attente e discrete! Luna e stelle furono testimoni complici del miracolo in atto… E da quella notte iniziò per me la vita!!! Tutto assunse colore, forma e motivo d’esistere… Improvvisamente… Amor che tanto attesi apparve al cuor mio… Mentre il film del mio vivere correva veloce nella mente… Ora è chiaro: “il mio passato fu percorso per giungere a te…” Betta Fernando Di FeliceQuando il destino toglie il volo ad un angelo, la fede si perde tra i perchè della vita. Eppur volavi quando il cuore capriccioso portava tristezze a chi ti amava. Eppur volavi come rondine con l’ala spezzata, a sfiorare gli orizzonti Eppur volavi fra i colori della valle e tra i nidi del paese a dare gioia nei vicoli del borgo. La morte crudele si è ripreso un angelo strappando il più bel fiore nel prato del Creato lasciando le radici testimoni di onestà ed esempi di vita. Riposa in pace anima alata tra i cipressi del piccolo camposanto. In memoria di Fernando Di Felice |
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