Terra ferita
Quando l'uomo distrugge i colori dell'orizzonte
e la terra assetata si veste di ruggine
tra gli alberi spiritati,
rimane il nulla a rappresentarlo.
Non perdona la terra
ferita dall'egoismo umano,
dagli sfruttamenti delle foreste,
dai continui disastri marini
dove la morte galleggiante uccide
le meraviglie del Creato.
Quando l'acqua non da più musica
alle arse valli e al mare non arriva più la vita
allora si attende la mano contadina,
che sa accarezzare e bonificare paludi,
che sa far rivivere i germogli del grano
dopo tempi di guerra e carestia.
Scrive con il vomero sul tempo delle stagioni
lasciando nei solchi i frutti di vita.
Il contadino ridona i colori all'orizzonte
e in silenzio attende saggio
che l'uomo ritorni uomo.
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