Home Sonetti Recenti I cinquant'anni di Gianni e Antonietta

I cinquant'anni di Gianni e Antonietta

Valutazione attuale: / 0
ScarsoOttimo 

 

 

Cinquant'anni che bel traguardo
Siete felici ve se vede dallo sguardo
E da questo ristorante chiamato "le gole"
Vorrei dedicarvi due parole

Riavvolgiamo  il nastro di questa bella storia
Cosí giusto per rinfrescare la memoria
In un chiosco di un edicola
Così comincia questa  pellicola

Laddove scoppiò la scintilla
Di un  amore che ancora brilla
A quei tempi l'amore se faceva de nascosto
E ogni giorno cercavano qualche posto

Volevano sentire emozioni nuove
E dietro la villetta andavano a fa le prove
Se ne stavano tranquilli e senza pensieri
Embèè non je bussarono li carabinieri?

Immaginate  la scena
Lei pe' la vergogna se girò de schiena
Gianni  che cercava li documenti
E de fori che aspettavano gli agenti

Ormai  appartarsi era un angoscia
Gianni je s'era fuso pure l' interno coscia
I due delusi dissero basta:
"Pe' colpa dei sbirri rimanemo sempre a mezz'asta?"

"Fidanzamose in casa così stiamo tranquilli
E continuamo a fa' come fanno li grilli?
Mò te presento a mamma e  papá"
E andarono dove il padre stava a lavorá

Ma non sapeva che non era il momentog
Michele era arrabbiato per un pavimento
Che l operaio aveva messo male
Certo l accoglienza fu paradossale

Fortuna che arrivò Iole
Che mise pace co' due parole
Pensò: "come so sciupati stì du' canarini!!
Venite che ve faccio
Du fettuccine co' li porcini"

Anche Gianni fece la stessa cosa
E presentò a zio Peppe la sua morosa
Il quale gli disse: " ma è luchese?"
No!! È de quá. È sancesarese!

Zio Peppino sperava  a qualche  marsicana
Invece se presenta con una vagliola nostrana
Da Forestale col fiuto da caccia
Disse: "ma questa le tè le terra 'n faccia?"

Poco dopo arrivò con una torta zia Ninetta:
,"Prego signorina assaggi una fetta"
"Prima de parlare de confetti"
"Assaggia quanto so' boni i miei giglietti?"

Mò riiposa in cielo e sci benedetta
la cara e brava zia Ninetta
Ricordo ancora quei detti antichi
quando diceva: "aooh che fichi!!"

E cosí 1  settembre fissarono la data
lui principe azzurro lei una fata
Pure se oggi per colpa di qualche chilo
A tutti e due è cambiato il profilo

Erano giovani e pieni d ardore
E volevano costruire un giardino d amore
Al primo innesto arriva Diego un citeone
E Gianni svenne per l emozione

"Antonietta disse aumentiamo la flotta?"
"Gianni rispose: mó te do n' antra botta?"
Lei cavallina de razza e lui un rosso sauro
Il risultato  fù che arrivò  Mauro

E fu cosí che si completò il reame
Tutti e quattro rosci colore rame
Erano giovani e voglia di fare
E tutta la vita da affrontare

Gianni  geometra professionista
É di mestiere esperto ascensorista
Con gli anni i figli se so fatti grossi
Alti du metri due belli colossi

Uno ingegnere l altro architetto
Gianni invece ha consegnato targa e libretto
Loro so titolari di una azienda d ascensori
E Gianni lo chiamano per annaffiare lì fiori

Antonietta è pura dinamite
Anche se il corpo è pieno di ferite
Spiritosa e de carattere ribelle
Cammina fino a che je sfiammano le stampelle

Certo io de penna so' pungente
E non tengo rispetto manco per un parente
Me frena solo l'onestà e la morale
Alle quali io mi inchino per fare un bel finale

E a questa coppia de valore
Riconosco bontá d'animo e de core
E visto che oggi semo tanti
Cameriere: "stappa li spumanti"!

"Riempi i bicchieri di vino incantatore
E brindiamo a questo  grande amore"
Godiamoci questo momento tanto felice
Voi e noi  amici come cornice

"hip hip urrà a Gianni e antonietta sposi"
Due amici veramente deliziosi
"Auguri e continuate questo bel romanzo
Ma non ve scordate de paga' er pranzo"!!!