Il più bel fiore di settembre
Quella mattina aveva ancora sulle labbra
il sapore dell' ultimo bacio alla sua amata,
aveva ancora le mani profumate di carezze ai figli.
Il sole era appena spuntato all'orizzonte
e il giorno si svegliava per colorare i sogni.
Luco e la terra del Fucino
lo salutavano, come ogni mattina,
con i loro odori, i loro aliti fra i solchi uggiosi
e lui, beffardo, rispondeva loro con un sorriso
attraverso i vetri di una vecchia Golf:
lo stesso sorriso che catturava gli amici,
la gente comune e i colleghi di lavoro,
che lo attendevano in ufficio anche quel giorno...
In un attimo i profumi si son trasformati
puzza di bruciato, le lamiere si sono accartocciate:
vetro e olio sparsi tra le nere scie di gomme esplose
ed un destino infame ha reciso quel fiore.
In lontananza il suono straziante di un una sirena
lacerò il silenzio, ma arrivò dopo l'ultimo sospiro
di quel sorriso che piaceva tanto a noi.
Le braccia del Fucino
lo avevano gia accolto nel tempio dei fiori:
era il più bel fiore di settembre
e noi lo ricorderemo così.
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