Tiziana
Era arrivata la primavera
e con lei sarebbero arrivati i colori della natura
i verdi prati, le sorgenti a donare vita alla vita
e i fiori a testimoniare la magnificenza del Creato.
Ma fra tutti i fiori mancavi tu
seppur ferita e offesa da un crudele destino,
hai combattuto per far emergere i tuoi colori
di madre esemplare e di figlia onesta.
Per anni hai dato gioia al giardino divino
riflettendo nel tuo sguardo l’azzurro del cielo,
Il candore del tuo sorriso
e il canto di un cuore pieno d’amore.
Ti aspettavamo come ogni primavera
ma in quel pugno di terra
nessuno aveva portato acqua.
Nessuno sapeva la tua sofferenza.
Ha i lottato come seme in attesa di nascere,
hai scavato e implorato verso un Dio assente.
Nessun seme può vivere
se l’acqua di cui ha bisogno
è frutto delle proprie lacrime.
È tornata la primavera ma
non su quel piccolo pugno di terra
che cela un meraviglioso seme.
< Prec. | Succ. > |
---|