Voglia di respirare
Odore acre di zenzero e cipolle
tra le mura fredde della stanza vuota.
Due bicchieri e due sedie
e lo sfogo di un amico
pieno di perché che cercava risposte.
Il grigio dominava le pareti
vissute della vecchia casa
lasciando ai pensieri solo lacrime.
Tutto sapeva di amaro e di sconfitta
e solo il coraggio della dignità poteva
restituirgli l’ orgoglio del suo cuore ferito.
Tutto sembrava perso
meno il desiderio di ricominciare.
Guardava spesso le sue mani
profumate di legno che sapevano fare
e che non l’avrebbero tradito.
Pugni al muro e rabbia
e la dannata voglia di respirare,
di ritornare vento, e volare alto
per ritrovare se stesso
Oggi tra quelle pareti
è ritornata la primavera
L’arcobaleno ha sostituito il grigio
e le campane suonano a festa
svegliando il borgo.
Un saluto alla foto degli amici
operai sulla trave
per tornare a sorridere.
Ci saranno notti difficile da passare
ma avrà l’alba a restituirgli le speranze
e quando le nubi oscureranno il sole
ci sarà la luce degli amici a difenderlo.
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