sospeso al destino
Sospeso al destino
consumo la notte
mentre lo stomaco vuoto doma
la fame nutrendosi di pensieri.
Lo sguardo come gesso scrive sul soffitto
e in quella immaginaria lavagna
la mente scorre tra paure e speranze
del domani
Maledetta notte che non finisce mai
e maledetta l’alba che non arriva
a cancellare le parole sospese.
Il rumore delle ruote di un lettiga
mi sveglia nel torpore del mattino,
la mente scorre vuota nei bui corridoi.
Sono pergamena viva
e mi lascio scrivere addosso
un solo segno
quello che mi restituisca la vita
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