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La festa di S. Vito a Figino

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L ’otto e il nove agosto Figino è in fermento
per festeggiare un grande avvenimento
tutto il paese in piazza è riunito
per onorare il martire San Vito...

Con grande devozione
il popolo sfila in processione
con don Tomas in testa
e le campane suonano a festa

A fianco il sindaco con il tricolore
con le guardie e il picchetto d’onore
che scortano la statua del santo
alternando le preghiere con il canto

Mille colori fra i vicoli stretti
appesi ai balconi coperte e merletti
e i fiori piu belli che fanno da cornice
in questo giorno bello e felice

una signora espone il corredo della figlia
sperando che qualcuno se la piglia
alla faccia di una dirimpettaia maliziosa
che dice: “quant’è brutta e chi se la sposa”

qualche vecchio rispolvera il cappello d’alpino
e saluta il santo con un bicchiere di vino
e poi manda le bestemmie alla sua sposa
che al vino ha messo la gazzosa

una indossa una gonna con lo spacco
e una piccolina porta un metro di tacco
Le vecchie pregano sgranando la corona
e i ragazzi fanno l’occhietto a qualche “bona”

Le bambine che hanno fatto la comunione
sono gli angioletti davanti alla processione
ci sono donne con vestiti di classe
che fanno invidia a quelle grasse

Poi tutti in fila entrano alla chiesa
qualcuno resta fuori in attesa
pure chi non è credente
è contento ugualmente

La processione intanto ha terminato il percorso
è il momento del discorso
introdotto da Cinzia Alberini
che invita a parlare il Sindaco Angelini
il quale da il saluto
a tutto il popolo intervenuto
ricordando che questa festa dimenticata
da oggi viene ripristinata

grazie ad un comitato promotore
al quale va il grande onore
di aver organizzato con umiltà
una giornata di spiritualità

Intanto davanti alla chiesa
le donne hanno preparato una sorpresa
un tavolo pieno di torte e dolcetti
bibite salatini panini e amaretti

Tutta roba casareccia
per una giornata mangereccia
Uno che di diabete era malato
tre torte aveva pappato
un altro che non poteva bere il vino
stava a cavallo di un tino
e si vedeva quanto era rosso il naso
per colpa del travaso

e davanti a tutta quella grazia
c’è quello che mai si sazia
e chi per colpa di qualcuno
rimane senza bere e a digiuno

ma la festa è appena incominciata
il bello ci sarà questa sera alla cocomerata
a sfidarsi a suon di bucce d’ anguria
per tutta la giornata:” che goduria”!!

appuntamento questa sera in piazza
a vedere il ballo della” pupazza”
e a gustare le farfalline impazzite
che da tutti sono le preferite

insomma prima che mi prende l’emozione
mi avvio a conclusione
scusate… ma mi gira un pò la testa
è tutta colpa di questa bella festa

che costruisce l’armonia
e fra i popoli dona allegria
Viva… viva …San Vito
Mamma mia quanto mi sono divertito!!!