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Festa dei Cugini

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Oggi siamo più vicini,
c’è il raduno annuale dei cugini.
Come al solito, ad ogni ottobrata
ci vediamo per questa rimpatriata....

Oramai è diventata tradizione,
la cosa è di grande soddisfazione.
Chi da Roma, Luco, Avezzano,
chi viene da vicino, chi viene da lontano.

Ogni anno è una grande emozione:
raduno annuale come un’associazione.
Mangiamo, beviamo, facciamo i rutti,
sperando l’anno prossimo di rivederci tutti.

E per non farci mancare niente
ci abbiamo persino Felice Presidente.
Primo trombator di Poggio Moiano,
ora qualche d’una... piano piano.

Di cinque prima era capace,
saltava in groppa come una pulce,
e Luisa non si dà pace,
perché a lei ancora le piace.

La sorella, Paola Rosa,
ora ha un problema, Roberto si sposa.
e la scelta non è niente male,
si prende una bella forestale!

Dei “Rosas” c’è Paolo, Dottore in Fisica,
al contrario principiante della musica.
Lavora al CERN, fibre ottiche e neutrone,
ma è simpatico come un gallo cedrone.

Giovannino e Maria Luisa, che tormento,
sono malati di mattone e di cemento.
Esperti di cultura contadina,
de cose vecchie hanne piena la cantina


Il sesso per loro è cosa buffa,
lui dice della moglie: “Tè la muffa!”
e Maria Luisa, pe’ non esse pegge:
ci responne “a iss manc ci sse regge!”

Renato con la testa sempre vola,
(e la moglie con la pittura si consola...)
Ha comprato il doppio apposta,
ma Carla non ci sale, “e se se casca”?

Di carattere è un po’ particolare,
basta una parola per farlo incazzare.
Ma se il tema è “Deltaplano”
ci puoi parlare per un anno sano.

Fuma come un turco, ma è iraniano,
non c’è speranza che parlerà italiano.
Di mestiere fa il dentista,
ed ha una calma da bonzo buddista.

Il suo nome è Siamak,
e ha un figlio furbo come Diabolik.
Erina fa la regina del reame,
“Ma quando lo fa l’ultimo esame ?!?”

Gianni, ex conquistator di femmine in calore,
ora esperto di sollevamento... d’ascensore.
Se raramente c’esce qualche botta,
“attenta, ch’Antonietta tè ‘na cossa rotta”!

Teresa impiegata sinuosa,
di vittime ne ha colpite a iosa.
Vorrei sapere quando “s’apposa”
con la speranza di vederla sposa.

È come Berta, “ci canta e puce alla recchia”,
sono due buoni partiti... e roba parecchia.
Ma lei ha una consolazione:
chi lo sopporta un suocero come Battajone?

Ognuno di noi ha un mestiere,
Fausto è maresciallo carabiniere.
Sa ballare e cucinare niente male,
“costretto” dalla moglie “generale”.

A venire c’è Augusto consigliere,
la politica è ormai il suo mestiere.
Convinto comunista “sessantottiano”,
ora tè ‘na panza da democristiano.

Stefania ormai s’è arresa,
sta attenta perfino a far la spesa,
le ripete sempre la stessa cosa:
“Bisogna risparmia’, stem a fa’ casa!”

Di mestiere fa lo psichiatra,
pensiero fisso: “Qualcosa non quadra”.
Nessun problema su come va a scuola,
e Tonino: “Ma Claudie la tè la vajola?”

Scoperto a far la cura a braccia strette,
a visitare una collega fra le coperte.
Tonino alla cosa non ci credeva,
se Viera infine non glielo diceva.

Stefano è d’indole pigra, e Rosella ribelle,
quando s’arrabbia va presa con le molle.
Lui è calmo, non la sente, non s’addolora,
e si chiude al gabinetto per un’ora.

E che dire di Giuseppe imprenditore,
Gabriella lo vorrebbe almeno dottore,
e lei, per non passa’ da fessa,
al Forlanini fa la dottoressa.

Inseguitor di fiche marsicane,
ora Cicerone fra le mura vaticane.
Prima era amatore di successo,


Di professioni Pino ne ha fatte tante,
ultimamente è delle case rappresentante.
Anna è appassionata di dietologia,
ma data la stazza è meglio radiologia.

E che dire di me stesso,
io ve ne dico a più non posso.
Metto in rima con sonetti
tutti quanti i vostri difetti.

Armatevi di penna e simpatia,
trovatemi i difetti con ironia.
Un augurio che rimaniate sempre così,
almeno l’anno prossimo ho ancora da di’!