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Il Carnevale di Figino

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Forse sarà l’aria sarà il vino
ma è difficile fermare quelli di Figino
che per conquistare la simpatia
hanno costruito un carro con sopra un’ osteria...

invadendo il comune di Posta
con un carro fatto apposta
cantando e saltando come grilli
finirono con l’essere tutti brilli

una osteria completa di tutto
con Leandro che ”suonava” il prosciutto
con l’archetto (coltello) a più non posso
fino a quando non è arrivato all’osso

e le fettuccine di Maria e quella sfoglia
e quel ragù che all’appetito mette voglia
mamma mia ...che profumo tutt’attorno
appena uscì la pasta dal quel forno

e tutti a mangiare su quel carro di carnevale
addobbato che sembrava un arsenale
tra i campanacci padelle e ramine
e un’atmosfera di cose genuine

con piccioni papere e galline nostrane
e cesti di ciambelle e pagnotte di pane
e poi salcicce e salami di puro maiale
come fosse una cantina medievale

un carro pieno di matti
c’era chi con i coperchi suonava i piatti
chi faceva musica con forchettone e schiumarola
per accompagnare l‘organetto di Patacchiola

chi ballava la tarantella
e chi suonava la tamburella
chi s’abbottava de pizza e cascio
e chi alla fidanzata voleva dare un bacio

...ma sarà l’aria... sarà il vino...
ma era un’impresa dargli un bacino
a base all’aglio coppa e peperoncino
accompagnato dal cacio pecorino

e intanto nonno Cipolla con la brocca in mano
metteva a bere a Fabiano
e Marco Angelo e Gianluca
pure loro avevano una... pilucca!!

e Peppoli cantante della banda
ogni bicchiere stona e sbanda
e pensare che da marsicano genuino
per colpa dei muli è diventato reatino

attorno al carro tre o quattro vecchie
una si riconosceva dalle orecchie
sotto quelle vesti c’era... indovinate un po’
era lui ....Domenico detto Simmulò

e appresso c’era Martina
che si era scolata mezza tina
e l’altra metà para para
ci aveva messo mano pure Sara

c’era uno che strillava “sto fijo de ... gnotta!!”
ad un cane che aveva rubato una caciotta
e gli lanciò appresso un bottiglione
che colpì il suonatore di trombone

che gli restituì “un’accidente che ti piglia”
a chi lo aveva colpito con la bottiglia
tanto che il capobanda infastidito
disse al suonatore “rispetta lo spartito”

insomma a questa grande festa
tutti avevano perso la testa
persino la presidente Cinzia Alberini
quando venne premiata dal Sindaco Angelini

visto che di sbornia ne aveva parecchia
per la vergogna rimase vestita da vecchia
però versò nella coppa ancora del vino
e brindò alla salute di Figino

e a questo carro molto speciale
che rappresentava il carnevale
“sarà l’aria sarà il vino”
viva ... viva il paese di Figino

che è il vero portabandiera
di una popolazione schietta e sincera
figuriamoci ...che succederà .alla prossima
.............................................EDIZIONE!!!!!
Sarà l’aria sarà il vino
un abbraccio al paese di Figino
che ricordo con simpatia e affetto
con le rime di questo sonetto